PROGETTO VIVERE LA VITA – LINEA B
GRUPPO ASPERGER LIGURIA
PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Premessa
I bisogni delle persone autistiche necessitano di una continuità di presa in carico che si moduli sulle loro necessità, che cambiano in relazione con l’evoluzione del loro quadro clinico e con il loro naturale sviluppo. Spesso al termine della scuola dell’obbligo ogni ulteriore proposta dalle istituzioni scompare e la mancanza di una proposta progettuale individualizzata cresce con l’età adulta. Questo, oltre a non fornire i necessari strumenti per la conquista delle autonomie potenzialmente raggiungibili dalla persona nello spettro autistico, può anche causare una regressione nei livelli di competenze precedentemente raggiunti.
La costruzione di un progetto di intervento appropriato, globale e condiviso in questa fase della vita, ha un ruolo fondamentale per porre le basi per lo sviluppo di un progetto di vita partecipativo.
Il progetto
Su indicazione del Ministero della Disabilità, La Regione Liguria finanzia un progetto per persone nello spettro autistico.
Il Gruppo Asperger Liguria partecipa alla rete di associazioni, che sono da anni attive nel supporto a persone nello spettro autistico e loro famiglie, per l’attuazione di un progetto innovativo di stimolo alla crescita delle abilità sociali, delle autonomie personali finalizzate anche al vivere condiviso. Il Progetto è personalizzato negli obiettivi e nel percorso ed ha una durata temporale da marzo 2024 a dicembre 2025.
Le fasi del Progetto
Le principali fasi del progetto sono:
-
Valutazione iniziale delle caratteristiche della persona per la costituzione di gruppi di lavoro omogenei.
-
Costituzione dei gruppi di lavoro per le attività di formazione (giovani adulti dai 21 anni di età)
-
Erogazione delle sessioni di formazione: Laboratorio autonomia in casa; Educazione affettiva
-
Parent training: in abbinamento alle attività dedicate ai ragazzi, il Progetto prevede una serie di incontri per le famiglie dedicati alla condivisione delle modalità comportamentali utilizzate nel Progetto e da replicare a casa nella vita quotidiana. L’obiettivo in un programma di parent training è migliorare i livelli di competenza del genitore nel monitorare e gestire il comportamento dei figli e favorire la loro competenza sociale ed emotiva, oltre che allenare a riconoscere e rinforzare i comportamenti positivi del figlio. La letteratura suggerisce l’efficacia di questo tipo di intervento indiretto.
-
Attività trasversali e facoltative, proposte da altri Enti della Rete, di tipo ludico-ricreativo, sportivo, culturale, etc.
-
Valutazione finale degli obiettivi raggiunti.
Obiettivi del progetto
Nell’intenzione del Ministero, della Regione, della Rete di Enti e di GAL il Progetto deve avere caratteristiche innovative e tese alla creazione di percorsi virtuosi che portino ciascun utente al massimo livello di autonomia possibile. Tutte le attività sono attinenti alla vita quotidiana ed alla socializzazione, svincolando le azioni da un approccio che, troppo spesso, è prevalentemente di tipo sanitario. Il successo del Progetto è vincolato ad una proficua collaborazione con le famiglie, alle quali non si chiede di affidare i figli alla Rete, ma di partecipare attivamente alla costruzione di una cultura condivisa di inclusione. Il Progetto di Vita è l’obiettivo che il Ministero indica come la migliore soluzione per il futuro delle persone nello spettro autistico e questo Progetto deve essere il primo passo, che in caso di successo sarà seguito da altri Progetti analoghi.
L’abitare in gruppo rappresenta la centralità degli obiettivi del progetto. A questo scopo GAL mette a disposizione un appartamento didattico con 6 posti letto in tre stanze, presso il quale si svolgeranno la formazione e poi la residenzialità per circa due giorni ogni settimana
Gli obiettivi specifici possono essere così sintetizzati:
-
Preparazione alle autonomie, abilità sociali e percorsi preparatori all'abitare
- sviluppo di autonomie sociali e personali;
- generalizzazione di comportamenti acquisiti durante la formazione;
- flessibilità di pensiero;
- controllo "emotivo" in situazioni di imprevedibilità;
- condivisione di spazi e di attività in situazioni non routinarie;
-
Abitare Condiviso:
- palestra per l’autonomia
- weekend sperimentali/sollievo
-contesto di vita
- cohousing
PROGETTO VIVERE LA VITA – LINEA B
GRUPPO ASPERGER LIGURIA
PRESENTAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO
Premessa
I bisogni delle persone autistiche necessitano di una continuità di presa in carico che si moduli sulle loro necessità, che cambiano in relazione con l’evoluzione del loro quadro clinico e con il loro naturale sviluppo. Spesso al termine della scuola dell’obbligo ogni ulteriore proposta dalle istituzioni scompare e la mancanza di una proposta progettuale individualizzata cresce con l’età adulta. Questo, oltre a non fornire i necessari strumenti per la conquista delle autonomie potenzialmente raggiungibili dalla persona nello spettro autistico, può anche causare una regressione nei livelli di competenze precedentemente raggiunti.
La costruzione di un progetto di intervento appropriato, globale e condiviso in questa fase della vita, ha un ruolo fondamentale per porre le basi per lo sviluppo di un progetto di vita partecipativo.
Il progetto
Su indicazione del Ministero della Disabilità, La Regione Liguria finanzia un progetto per persone nello spettro autistico.
Il Gruppo Asperger Liguria partecipa alla rete di associazioni, che sono da anni attive nel supporto a persone nello spettro autistico e loro famiglie, per l’attuazione di un progetto innovativo di stimolo alla crescita delle abilità sociali, delle autonomie personali finalizzate anche al vivere condiviso. Il Progetto è personalizzato negli obiettivi e nel percorso ed ha una durata temporale da marzo 2024 a dicembre 2025.
Le fasi del Progetto
Le principali fasi del progetto sono:
-
Valutazione iniziale delle caratteristiche della persona per la costituzione di gruppi di lavoro omogenei.
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Costituzione dei gruppi di lavoro per le attività di formazione (giovani adulti dai 21 anni di età)
-
Erogazione delle sessioni di formazione: Laboratorio autonomia in casa; Educazione affettiva
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Parent training: in abbinamento alle attività dedicate ai ragazzi, il Progetto prevede una serie di incontri per le famiglie dedicati alla condivisione delle modalità comportamentali utilizzate nel Progetto e da replicare a casa nella vita quotidiana. L’obiettivo in un programma di parent training è migliorare i livelli di competenza del genitore nel monitorare e gestire il comportamento dei figli e favorire la loro competenza sociale ed emotiva, oltre che allenare a riconoscere e rinforzare i comportamenti positivi del figlio. La letteratura suggerisce l’efficacia di questo tipo di intervento indiretto.
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Attività trasversali e facoltative, proposte da altri Enti della Rete, di tipo ludico-ricreativo, sportivo, culturale, etc.
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Valutazione finale degli obiettivi raggiunti.
Obiettivi del progetto
Nell’intenzione del Ministero, della Regione, della Rete di Enti e di GAL il Progetto deve avere caratteristiche innovative e tese alla creazione di percorsi virtuosi che portino ciascun utente al massimo livello di autonomia possibile. Tutte le attività sono attinenti alla vita quotidiana ed alla socializzazione, svincolando le azioni da un approccio che, troppo spesso, è prevalentemente di tipo sanitario. Il successo del Progetto è vincolato ad una proficua collaborazione con le famiglie, alle quali non si chiede di affidare i figli alla Rete, ma di partecipare attivamente alla costruzione di una cultura condivisa di inclusione. Il Progetto di Vita è l’obiettivo che il Ministero indica come la migliore soluzione per il futuro delle persone nello spettro autistico e questo Progetto deve essere il primo passo, che in caso di successo sarà seguito da altri Progetti analoghi.
L’abitare in gruppo rappresenta la centralità degli obiettivi del progetto. A questo scopo GAL mette a disposizione un appartamento didattico con 6 posti letto in tre stanze, presso il quale si svolgeranno la formazione e poi la residenzialità per circa due giorni ogni settimana
Gli obiettivi specifici possono essere così sintetizzati:
-
Preparazione alle autonomie, abilità sociali e percorsi preparatori all'abitare
- sviluppo di autonomie sociali e personali;
- generalizzazione di comportamenti acquisiti durante la formazione;
- flessibilità di pensiero;
- controllo "emotivo" in situazioni di imprevedibilità;
- condivisione di spazi e di attività in situazioni non routinarie;
-
Abitare Condiviso:
- palestra per l’autonomia
- weekend sperimentali/sollievo
-contesto di vita
- cohousing
Per poter crescere, abbiamo bisogno di te. Destina il tuo 5x1000 a
Gruppo Asperger Liguria Onlus
Codice Fiscale: 95159550102
Codice Iban: IT95U0503432180000000001349
BANCO B.P.M..- Santa Margherita Ligure
Centri di riferimento pubblici per lo Spettro Autistico (pdf)
CONVEGNO PIACERE SONO AUTISTICO
IL GIORNO 8 MARZO 2024 DALLE 9 ALLE 16 Palazzo Tursi via Garibaldi 9 Genova
link https://www.facebook.com/share/p/jiEya21Ls7pkZzuc/
NUOVO APPUNTAMENTO DOMENICA 12 NOVEMBRE 2023 A VILLA SERRA DI COMAGO
Vi aspettiamo il giorno 12 novembre a Villa Serra di Comago per un pomeriggio al cioccolato organizzato dai Lions, che si concluderà con una lotteria di beneficienza in favore del Gruppo Asperger. Potete venire a darci una mano come volontari.
Euro 8,00 per partecipare, inclusivo di ingresso nel parco e biglietto della lotteria.
NEURODIVERSITÀ AL LAVORO
Convegno tenutosi a Genova il 19/05/2023 dalle 9:30 alle 17:30
AUTORITÀ E RELATORI
SALUTI ISTITUZIONALI Mario MASCIA, Assessore al Lavoro e Rapporti sindacali Paolo FASCE, dirigente scolastico I.T.T.L. San Giorgio |
APERTURA DEI LAVORI Laura POZZO, collaboratrice tecnica di Alisa in area socio-sanitaria |
Fabrizio ACANFORA, scrittore, attivista, responsabile della comunicazione e delle relazioni esterne di Specialisterne Italia. In collegamento. |
Francesca SIBILLA, psichiatra clinica psichiatrica Ospedale San Martino |
Maria PINTAUDI, Neuropsichiatra Infantile, SSD NPI, referente polo autismo minori ASL3 genovese; Stefano LIONETTI, Dirigente psicologo S. C. Salute Mentale dss. 10, ASL3 genovese; Eleonora GARBARINO Neuropsichiatra Infantile referente equipe autismo SSD Assistenza Disabili ASL3 genovese;
Marcella DE FRANCESCO, SSD Inclusione e riabilitazione sociale ASL3 genovese: "Transizione all'età adulta e percorsi in ASL3 genovese" |
Giovanni MAGONI, psicologo formatore operatore specialista inserimento lavorativo e autismo : autismo al lavoro le linee guida autismo adulti |
Lidia PRATO, ufficio collocamento disabili Genova |
Claudia FERRETTI, comunicatrice, attivista autistica, formatrice social, blogger e scrittrice: “Talenti messi a frutto: il racconto di un’esperienza di vita autistica e l’idea giusta per cambiare le cose” |
Enrico VALTELLINA, Disability Studies all’Università di Bergamo: “T.U.P.S. esperienze dal mondo autistico” |
Jody GAGLIARDO, psicoterapeuta sistemico, referente per le famiglie e coordinatore SFA/ responsabile d'area presso Coop il Granello, Saronno (VA) : "Attività ed Esperienze di lavoro conto terzi nello SFA" |
Barbara PARRI, UCIL Comune di Genova : inserimenti lavorativi |
Roberto PICCINELLI, genitore esperto: “L’esperienza di inserimento al lavoro di Specialisterne” |
Matteo MULTARI, Centro di Formazione CIF di Genova: le esperienze di inserimento al lavoro di soggetti nello spettro autistico |
Antonella TOSETTI, Centro di formazione Isforcoop di Genova : le esperienze di inserimento al lavoro di soggetti nello spettro autistico |
Simona NARDINI, solidarietà e lavoro e Valerio RISSO, coop il rastrello, responsabili inserimenti lavorativi |
DIBATTITO E CONCLUSIONI Maria Teresa BORRA, Paul SMITS, Federica VECCHI, Rosa BONURA, Gruppo Asperger Liguria |
È stato il primo convegno a trattare l'argomento del lavoro e dell'autismo in Liguria. Sono intervenuti studiosi internazionali, nazionali, esponenti del settore sanitario, esponenti delle università di Genova e di Bergamo, enti di formazione ed inserimento lavorativo, cooperative sociali ed organizzazioni specializzate nell'inserimento lavorativo e nella formazione di persone nello spettro autistico. Si potranno ascoltare esperienze nazionali e locali.
Comitato organizzativo:
Maria Teresa BORRA, Rosa BONURA, Marco RAZZI, Federica VECCHI, Maurizio PASQUALI, Paul SMITS
RINGRAZIAMENTI PER IL 2 APRILE 2023
DOMENICA 2 APRILE SIETE VENUTI IN TANTI A SOSTENERCI IN PIAZZA CARICAMENTO, LA RACCOLTA FONDI È ANDATA BENISSIMO.
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BENVENUTI. QUESTO SITO È STATO APERTO IL 2 APRILE 2013, GIORNATA MONDIALE PER LA CONSAPEVOLEZZA DELL’AUTISMO
UN GROSSO GRAZIE A FABRIZIO ZUNINO PER LA COSTRUZIONE DI QUESTO SITO
Il 2 aprile è la Giornata Mondiale di Consapevolezza dell'Autismo.
Con le famiglie stiamo lavorando per aprire nuove strade e vorremmo farlo coinvolgendo più persone nelle attività.
Indipendentemente dall'organizzazione, o meno, di iniziative pubbliche, sappiamo che questa data ha un grande valore, e noi genitori pratichiamo la consapevolezza tutto l'anno.
A tale data, si è poi aggiunta un'altra data, quella del 18 giugno, Giornata Mondiale dell'Orgoglio Autistico.
I disturbi dello spettro autistico - tra cui la sindrome di Asperger, ormai scomparsa dalla nomenclatura ufficiale - sono di natura neurobiologica e sono spesso accompagnati da compromissioni nelle aree della comunicazione verbale e non verbale, con una ricaduta sull'interazione sociale; in generale, le persone autistiche possono presentare modalità di interazione differenti rispetto alla popolazione a sviluppo tipico.
Secondo stime internazionali (Kim et al., 2011; Centers for Disease Control and Prevention, 2012), almeno una persona su 100 rientra nello spettro autistico; le modalità con cui l'autismo si manifesta sono diverse per ognuna di queste persone.
In Italia le persone nello spettro autistico sono ben 550.000 (molte più di quelle diagnosticate con celiachia, sindrome di Down, cecità e sordità). A causa dell'impreparazione dei servizi si osserva un crollo numerico delle diagnosi dopo i 18 anni, mentre l’Autismo è una condizione che dura tutta la vita.
Secondo una ricerca condotta dalla Fondazione Cesare Serono e dal Censis, pubblicata l'8 febbraio 2012, in Italia la metà delle madri di persone autistiche ha dovuto lasciare il lavoro o ridurlo; per ottenere la diagnosi occorrono da 1 a 3 anni o oltre; il 30% tra adolescenti e adulti non riceve nessun intervento; nel 20% dei casi le famiglie si affidano a ipotesi di trattamento inutili, dannose e spesso molto costose. L’assistenza rimane nella grande maggioranza dei casi un onere esclusivo della famiglia, con un impatto rilevante non solo sulla qualità della vita, ma anche sui progetti e le scelte a lungo termine. Il rischio è la perdita di autonomie e abilità faticosamente raggiunte, associata all'abuso di farmaci.
Per una chiara definizione dello Spettro Autistico, conforme al DSM-5 (2013) e al DSM-5 TR (2022), si rimanda a questa pagina.
Gruppo Asperger Liguria